Il comune di Civita entra nel club "i borghi più belli d’Italia”

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Anche il piccolo comune arbëresh è entrato ufficialmente a far parte dei Borghi più Belli d’Italia. I borghi più belli d'Italia è un club che raccoglie piccoli centri italiani di spiccato interesse artistico e storico. È nato nel marzo 2001, su impulso della Consulta del Turismo dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), con l'intento di contribuire a salvaguardare, conservare e rivitalizzare piccoli nuclei, comuni ma a volte anche singole frazioni, che, trovandosi al di fuori dei principali circuiti turistici, rischiano, nonostante il grande valore, di essere dimenticati con conseguente degrado, spopolamento e abbandono. L’ambito riconoscimento è stato ufficializzato durante l’Assemblea generale dei Borghi più belli d’Italia svoltasi a Vipiteno (Bz) dal 3 al 5 maggio 2013. Il merito di ciò è dovuto all’impegno del Sindaco Ing. Vittorio Blois che fin dal 2009 anno del suo secondo mandato si è attivato affinché Civita facesse parte dei Borghi più belli d’Italia,ed è infatti il primo comune di minoranza linguistica arbëresh a ricevere questo prestigioso riconoscimento,il 10° in Calabria e il 220 a livello nazionale. Il primo cittadino che non ha potuto presenziare alla cerimonia per sopraggiunti impegni istituzionali,ma che ha delegato a partecipare in sua vece il Dr. De Salvo, assessore al Turismo per il comune e il vice presidente della Pro Loco Guliano Guaragna, ha così commentato il prestigioso riconoscimento: essere annoverati tra i Borghi più belli d'Italia non capita spesso,e ritengo che si tratti per Civita di un importante e meritato riconoscimento, considerata la bellezza e la posizione del borgo ed un investimento per il suo futuro sviluppo. Per l’altra,si è voluto dare giusto risalto ad una nostra propria identità locale, ovvero l’etnia arbëreshe .

In effetti il borgo è un luogo in armonia con il tempo che è passato, consolidato nei secoli e trascende dalla vita di ognuno di noi, ecco perché la necessità e il dovere, di preservarlo, di valorizzarlo senza snaturarne l'essenza e le caratteristiche peculiari. Il borgo è unico nel suo genere anche per questo merita di essere visitato e di essere conosciuto, il paesaggio incontaminato,, la particolarità delle feste , la genuinità e l'esclusività dei prodotti tipici locali. Si può affermare che visitare certi borghi che spesso abbiamo a due passi da casa ma non c'è ne rendiamo conto, ci conferma che l'Italia è il paese più bello del mondo, è il paese più ricco di bellezza paesaggistiche, architettoniche, artistiche oltre che naturalmente di storiche e culturali. Questo è un patrimonio culturale, ambientale che purtroppo non è molto conosciuto ma deve essere incrementata la conoscenza ma soprattutto il patrimonio deve essere conservato perché deve essere tramandato alle nuove generazioni, come dice un proverbio cinese: “la natura, l'ambiente non è nostro, non ci appartiene, ma è qualcosa che ci è stato dato in prestito dai nostri figli a cui noi dobbiamo restituirlo” Qui davvero si possono trascorrere dei soggiorni intesi come un’alternativa ai cosiddetti “non luoghi” delle grandi città che sono spesso anonimi, spesso alienanti, spesso estranianti. Qui è possibile ritrovare se stessi, riscoprire il ritmo del tempo e il gusto di procedere con tranquillità, con lentezza, con i ritmi della natura. L'inserimento di Civita tra "I Borghi più belli d'Italia" consente anche delle ottime prospettive di sviluppo perché si scopre ancora una volta un gioiello nascosto agli occhi anche dei visitatori spesso frettolosi e poco attenti, perché è rimasto escluso dai grossi lussi del turismo nazionale restando in una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico commerciale.

Il fatto che nel Club entrano esclusivamente quei Comuni che non solo sono connotati da un tessuto urbano armonico e da un patrimonio edilizio di qualità, ma presentano anche un’ottima vivibilità in termini di attività e servizi offerti al cittadino, impegna ancora di più l'Amministrazione locale a mantenere inalterati nel tempo gli standard qualitativi e, laddove è possibile, a migliorarli perché ogni Comune, come è stato anche accennato, non è che una volta entrato tra i Borghi più belli d'Italia si pavoneggia e basta; al contrario, il Comune, il borgo, in questo caso il Comune è chiamato a vivere le occasioni come stimolo per meglio operare per la collettività locale, per meglio operare con gli ospiti, per un miglior coinvolgimento della macchina amministrativa dell'Ente, in particolare dei dipendenti che devono continuare ad operare a servizio del cittadino e alla cui formazione deve essere destinata una particolare cura, ciò lo dico ancorché bisogna tener conto delle ristrettezze economiche che in questo periodo ci attanaglia. Sono proprio i borghi quelli che meglio conservano la nostra storia millenaria perché sono rimasti lontano dallo sviluppo senza regole e dalla modernità a tutti i costi, perché hanno mantenuto quell’atmosfera, quei sapori quegli odori, che ne determinano la tipicità E' in luoghi come questi che oggi molte persone tornano a vivere lasciando la città per ritrovare una natura pressoché preservata dall'inquinamento e dalla cementificazione selvaggia. Oltre alle qualità urbanistiche, architettoniche è stato apprezzato il lavoro dell’Amministrazione comunale per sostenere uno sviluppo armonico e organico del paese, avviando un iter di sviluppo con tutte le basi per crescere bene nel prossimo futuro. Ancora complimenti al sindaco Blois.