Pedofilia: “Peter Pan”, agenzie viaggio non rispettano norme

Calabria Attualità

"Otto agenzie di viaggio su dieci, secondo le stime della nostra associazione, non rispettano le prescrizioni della legge 38/2006, indicando i Paesi dove si consumano crimini pedopornografici e sottolineando con dovizia che la legge italiana persegue anche all'estero i reati di natura sessuale in danno dei minori: ricordiamo che il giro di affari di questa vergogna è pari ad ottanta miliardi di euro". Lo afferma, in una nota, il giornalista Mario Campanella, Presidente dell'associazione 'Peter Pan' che si occupa di lotta alla pedofilia Il turismo sessuale, se si comprende anche quello non relativo a minori - precisa Campanella - rappresenta il 10% del volume complessivo del fatturato Vorremmo ricordare - dice Campanella - che con 5-6 dollari si compra un bambino in Cambogia , Thailandia, nelle Filippine e senza una legge sul grooming , cioè sui processi di governo del fenomeno in ambito comunitario ed internazionale non se ne verrà a capo Il problema di fondo è che è sbagliato il regolamento attuativo della stessa legge che affida al Ministero delle attività produttive - afferma Campanella - il compito di comminare le sanzioni agli inadempienti, prevedendo una procedura troppo farraginosa e allo stesso tempo improbabile".

Per Campanella "il Governo potrebbe emanare un decreto facilmente convertibile con il quale si modifica l'articolo di legge e si affida ai Comuni il compito di effettuare il controllo sulle agenzie di viaggio, applicando le sanzioni pecuniarie nei casi in cui non si illustri in maniera chiara ed inequivocabile ai turisti che si recano nei Paesi a rischio la normativa italiana in vigore. Allo stato - dice Campanella - i tour operator riportano con marginalità sui depliants le norme suddette, ma è una sorta di vademecum simile a quello che i produttori di tabacchi mettono sulle sigarette: lo fanno solo per non avere guai giudiziari, ma non hanno alcun interesse concreto a stabilire piani di prevenzione attivi".