Abbandono amianto: multe fino a 30 mila euro a Rossano

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La discarica sequestrata

Stoccaggio abusivo di Eternit e amianto: aumenta il fenomeno, intensificati i controlli a Rossano. Situazione sopra i livelli di guardia. Avviate immediatamente le procedure di rimozione. Multe fino a 30 mila euro per chi delinque e perpetra danno all’ambiente. Raddoppiati i pattugliamenti della Polizia municipale. Tolleranza zero verso gli incivili. Antoniotti preoccupato: Adiremo alle vie legali e ci costituiremo parte civile. È la reazione, forte, del Primo cittadino all’indomani dell’ennesimo sopralluogo degli uffici comunali preposti che ha rilevato la presenza di discariche abusive di amianto in più zone del territorio comunale e demaniale, dal mare alla montagna per finire ai letti dei torrenti. Nonostante le continue ed esose opere di bonifica da parte del Municipio.

È una situazione inaccettabile – commenta il sindaco di Rossano Antoniotti – che non possiamo più tollerare. Mi appello al buonsenso dei miei concittadini affinché non abbiano paura a denunciare quanti abbandonano, con poco senso civico e nessun rispetto verso l’ambiente, inerti pericolosi, incuranti dei danni irrimediabili che essi possono provocare. Ho chiesto subito ai responsabili della PM che vengano potenziati i controlli, anche notturni, per scovare, sanzionare e punire chi delinque. L’Amministrazione comunale – conclude il Primo cittadino – continua la sua lotta per il ripristino della legalità e non esiterà a costituirsi parte civile contro gli autori di tali, deprecabili gesti. È gente vigliacca.

Grazie alle segnalazioni dei cittadini e ai sopralluoghi dei tecnici comunali e della Polizia municipale – fa sapere il funzionario dell’ufficio ambiente, Salvatore Lepera – sono state rinvenute, negli ultimi giorni, lastre di amianto abbandonate in diverse località. Tra cui Ceradonna, Toscanello Zagaria, S. Irene, Torre Pinta, Zolfara, Colagnati e Pantano Martucci. Il fenomeno, purtroppo, risulta essere in aumento. Il materiale, altamente pericolo e nocivo per gli uomini e per l’ambiente, ed il cui smaltimento risulta essere particolarmente costoso, è stato abbandonato da ignoti, in aree extraurbane isolate, probabilmente durante le ore notturne. La normativa vigente vincola lo smaltimento alle ditte autorizzate, anche per piccole quantità, prevedendo che pure i privati sostengano le spese di raccolta e smaltimento. L’abbandono illegale di rifiuti pericolosi è un reato penale, contemplato dall’art.137 Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e prevede l’arresto da 6 mesi a 2 anni e con sanzioni da 3 mila a 30 mila euro.