Cosenza: presentata la XII edizione del progetto "La scuola a cinema"

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“La Pecora Nera”, “Niente Paura”, “L’uomo che verrà”, “Il Caso Moro” e “Miral”. Questi i cinque film che vedranno, al Cinema Citrigno di Cosenza, durante l’anno scolastico, gli studenti dei 20 istituti scolastici cosentini e dell’hinterland che partecipano al progetto “Scuola a Cinema”. Un’iniziativa promossa dalla Società Kostner e dall’associazione Anec-Calabria in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Cosenza e l’Agis Scuola. Una manifestazione giunta alla XII edizione. Il cartellone è stato presentato, ieri, venerdì 15 ottobre, nel Salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. A presentare il progetto che esordirà il 20 ottobre: il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, l’assessore alle Politiche dell’Educazione del comune di Cosenza, Franco Napoli; il Presidente Associazione Anec- Calabria, Giuseppe Citrigno e l’ing. Giovanni Guagliardi, rappresentante Agis Scuola. Un incontro a cui hanno partecipato i dirigenti scolastici e i docenti degli istituti cosentini che aderiscono alla manifestazione. Alla conferenza stampa sono stati illustrati gli obiettivi e i contenuti del progetto. Un’edizione dedicata al tema “Coscienza e impegno civile”, in occasione, anche, delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. In programma, pellicole di successo legate al mondo dei giovani, di ultima uscita senza dimenticare ( ed è questa la novità di quest’anno) la storia del cinema italiano con un cammeo dedicato alla pellicola di Ferrara sul sequestro Moro, pellicola del 1986. 5 film che affrontano, soprattutto, il difficile tema dei diritti negati e dell’impegno civile che deve essere risvegliato nella collettività e soprattutto tra le nuove generazioni. Il cinema può essere per i più giovani un momento di formazione culturale, un utile strumento pedagogico, questo l’obiettivo de “La Scuola a Cinema”. “La scuola a cinema è un’iniziativa che coinvolge diversi attori del territorio- dichiara il Sindaco Perugini- tutti impegnati nel mondo della scuola e della formazione dei nostri ragazzi. 12 anni di attività sono il biglietto da visita di una manifestazione che come amministrazione continueremo a sostenere”. “Il progetto cresce di anno in anno per qualità e organizzazione- spiega l’Assessore Franco Napoli- Lo dimostrano i titoli presentati per questa edizione. Grazie all’impegno dell’Agis Scuola e degli operatori locali promuoviamo il valore pedagogico e formativo del cinema. Queste attività sono sempre più prese in considerazione dai docenti come utili strumenti alternativi nella didattica”. “In questi 10 anni di attività- spiega il Presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno- il progetto è maturato così come è maturata la sensibilità dei ragazzi. E’ cresciuta la partecipazione delle scuole del territorio e il coinvolgimento in sala. Scuola a Cinema è un’iniziativa originale nel panorama nazionale, elogiata dall’Agis”. “I film proposti quest’anno raccontano di diritti negati - e aggiunge- il cinema può muovere le coscienze, recuperare la memoria di un paese perduto, denunciare ingiustizie. Il cinema diventa così uno strumento per riflettere e incontrarsi”. L’esordio della XII edizione mercoledì 20 ottobre, alle ore 10, al Cinema Citrigno, con la cerimonia di premiazione delle scuole che hanno partecipato al progetto. Ospite d’onore della manifestazione il regista e attore Ascanio Celestini che presenterà il suo ultimo film “La pecora nera”. Film che ha riscosso gran de successo durante l’ultima edizione del Festival di Venezia, a cui è stato assegnato il Premio Mimmo Rotella. Unica opera prima ammessa al concorso che ha registrato consensi di pubblico e critica ( ben sette minuti applausi durante la proiezione). Ad Ascanio Celestini, inoltre, è stato consegnato il Premio Mimmo Rotella. Trasposizione cinematografica di un libro e di un’opera teatrale dello stesso artista romano. Celestini racconta la storia di Nicola, nato negli anni ‘60 e costretto a vivere 35 anni in un istituto psichiatrico, al di fuori del quale la vita non è poi così diversa da quella che gli succede intorno. A seguire, sempre mercoledì 20 ottobre, alle ore 20, al Supercinema Modernissimo la proiezione del film “la Pecora nera”. Al termine della pellicola l’incontro con il regista e attore Ascanio Celestini aperto al pubblico. I cinque film avranno cadenza mensile e i ragazzi avranno la possibilità di elaborare e riflettere in aula, con gli insegnati, delle tematiche affrontate. Dopo “La Pecora Nera” sarà la volta dell’ultimo film di Piergiorgio Gay “Niente Paura” (2010) un film sull’identità nazionale nell'epoca delle "passioni spente", nell’epoca della crisi radicale della politica, in senso lato. Il film racconta - in modo non ideologico, ma attraverso le storie personali di uomini e donne comuni, di persone conosciute e dello stesso Ligabue - colonna sonora del film e "narratore per eccellenza" - come siamo e come eravamo, in realtà da dove veniamo (fine anni Settanta, primi anni Ottanta, quando si opera una svolta sia nelle istituzioni che nel costume) e quale Paese siamo diventati oggi. “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti (2010) ha conquistato la 4° edizione del Festival del Cinema di Roma, commuovendo il pubblico e convincendo i critici. Chiamato a ripetersi dopo l’exploit, inatteso e per certi versi clamoroso, de Il vento fa il suo giro, Diritti si è affidato alla storia, ad una strage ancora oggi indimenticata, ovvero all’eccidio di Monte Sole, per ripetere l’impresa, riuscendoci appieno. “Miral” di Julian Schanbel (2010) Tratto da 'La strada dei fiori di Miral' di Rula Jebreal.
1948, in una Gerusalemme consumata dalla Guerra, mentre si reca a lavoro, Hind Husseini incontra per la strada 55 bambini; sono degli orfani che vagano senza meta. Incapace di voltar loro le spalle Hind li porta a casa con sé, dove li sfama e gli offre rifugio. Nell'arco di alcuni mesi, il numero degli orfani aumenta sempre di più fino ad arrivare a 2000 bambini. Hind decide così di trasformare la sua casa nell'Istituto Al-Tifl Al-Arabi. In seguito, l'istituto diventa anche una scuola, creata allo scopo di offrire un'istruzione agli orfani e di fungere da simbolo di speranza per le ragazze vittime del conflitto Israelo-Palestinese. “Il caso Moro” (1986) di Giuseppe Ferrara. Cronaca dei 55 giorni del sequestro e della morte di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, ucciso dalle Brigate Rosse: il grottesco di via Gradoli, le vili interpretazioni delle lettere, l'inefficacia dei servizi, le mene della P2, il partito della fermezza. G.M. Volonté dà l'acqua della vita a questo film-requisitoria schematico e rigido, facendo emergere la dignità di Aldo Moro, ma anche, in chiave di dolente malinconia, la forza. La parte del carcere è la più riuscita. Costruito quasi tutto sui 2 processi e sugli atti della commissione parlamentare, oltre che sul libro I giorni dell'ira di Robert Katz che l'ha anche sceneggiato con Armenia Balducci.