Mesoraca: truffa aggravata allo Stato, 53 indagati nell’Asp

Crotone Attualità

Per cinquantatre dipendenti del Presidio sanitario dell'Asp di Campizzi di Mesoraca la Procura di Crotone ha mosso l'accusa di truffa aggravata in concorso ai danni dello Stato. L'accusa è di aver fattoun uso inappropriato del cartellino segna orario, il badge che serve a registrare l'entrata e l'uscita dal posto di lavoro. Una lunga e complessa indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, che ha potuto avvalersi anche di telecamere nascoste, aveva messo in luce presunte assenze arbitrarie di numerosi lavoratori del Poliambulatorio di Campizzi di Mesoraca. Assenze che secondo l'accusa sarebbero state ''coperte'' a turno dai colleghi presenti. Nei rapporti dei carabinieri si parla dell'andirivivieni di medici, paramedici, assistenti amministrativi e tecnici di laboratorio ad ogni ora del giorno, mentre di questi movimenti sui registri ufficiali non vi sarebbe traccia: la presenza di costoro risulta costante, come se essi non si fossero mai mossi dalla propria postazione lavorativa.

Il pubblico ministero, Daniela Caramico D'Auria a conclusione delle indagini ha chiesto l'archiviazione per alcuni dipendenti dell'asp, ritendoli estranei ai fatti, ma per altri 53 ha formalizzato al Giudice dell'udienza preliminare Gloria Gori la richiesta di processo penale: Giovanna Albi (54 anni, Cotronei); Mariantonia Altimari (57, Cotronei); Silvestro Andreoli (54, Roccabernarda), Luigi Azzeglio (36, Petilia Policastro), Michele Bianco (43, Mesoraca), Michele Bilotta (57, Roccabernarda), Teresa Brizzi (40, Mesoraca), Salvatore Calzona (34, Roccabernarda), Antonio Carcello (55, Mesoraca), Santo Carvelli (45, Petilia Policastro), Francesco Castagnino (55, Petilia Policastro), Giuseppe Cavarretta (52, Mesoraca), Marcello Ceraudo (59, Petilia Policastro), Armando Comberiati (54, Petilia Policastro), Rosina Cortese (44, Castelsilano), Pasquale Costanzo (54, Petilia Policastro), Vincenzo Curcio (50, Cortronei), Domenico Ferrazzo (60, Mesoraca), Antonio Fico (50, Cropani), Lina Elisabetta Folino (57, Cropani), Domenico Garofalo (51, Petilia Policastro), Maria Gentile (53, Mesoraca), Rosario Giordano (59, Petilia Policastro), Lorenzo Grande (49, Catanzaro), Francesco Grano (34, Mesoraca), Patrizia Guzzo (50, Petilia Policastro), Nicola Iannone (57, Mesoraca), Fulvio Ierardi (41, Petilia Policastro), Carmine Lavigna (62, Mesoraca), Fausto Lechiara (53, Petilia Policastro), Armodio Lombardo (52, Crotone), Annibale Londino (51, Mesoraca), Alba Manfredi (48, Mesoraca), Carmine Marchio (60, Petronà), Francesco Marrazzo (62, Mesoraca), Salvatore Marrazzo (57, Mesoraca), Luigi Mirabelli (52, Cotronei), Annibale Parise (41, Mesoraca), Ida Piane (62, Mesoraca), Emanuele Piscioneri (33, Crotone), Francesco Porchia (54, Mesoraca), Antonio Rizza (50, Roccabernarda), Carlo Rizza (57, Petilia Policastro), Luciano Saporito (55, Petilia Policastro), Rosaria Scalise (59, Petilia Policastro), Nicolina Scaramuzzino (60, Petilia Policastro), Antonio Gaetano Scavelli (51, Cotronei), Domenico Schipani (56, Mesoraca), Antonio Serravalle (63, Mesoraca), Armando Statti (54, Mesoraca), Domenico Stranieri (53, Montauro), Vincenzo Talarico (60, Petronà), Carmine Francesco Tiano (48, Cotronei). A questi imputati bisogna aggiungere quello della dottoressa Anna Laura Meo (51 anni), di Crotone, che ha chiesto però di essere giudicata subito con rito abbreviato davanti allo stesso Giudice per l'Udienza preliminare, che ha rinviato il tutto al 28 ottobre.